Non c’è un momento dell’anno più adatto ad un intervento laser agli occhi, che può essere eseguito con successo e senza problemi in qualsiasi stagione, anche d’estate. Tuttavia, l’inverno presenta condizioni ambientali e logistiche uniche, perfette per ottimizzare il recupero post-operatorio.
Ad esempio, la ridotta esposizione solare e la facilità di gestione del riposo domestico agevolano una corretta guarigione e minimizzano i rischi. È opportuno, quindi, valutare strategicamente la programmazione del trattamento nella stagione più fredda dell’anno per approfittare dei vantaggi che offre: scopriamoli tutti.
Perché effettuare l’intervento laser agli occhi in inverno?
La fase di guarigione successiva alla chirurgia refrattiva è delicata e richiede la massima attenzione. Il rispetto rigoroso delle indicazioni post-operatorie è facilitato dal clima invernale, che offre sicuramente condizioni favorevoli al processo di recupero:
meno rischi legati ai raggi ultravioletti solari. La diminuzione dell’esposizione ai raggi UV è utile ad abbassare il rischio di haze corneale (opacizzazione), in particolare dopo procedure di superficie come la PRK;
recupero indoor lontano da fattori rischiosi. D’inverno si trascorre naturalmente più tempo in ambienti chiusi, protetti da agenti esterni come polvere o acqua, che possono irritare l’occhio in fase di guarigione;
clima secco controllato. Negli ambienti interni riscaldati (uffici e abitazioni), l’umidità è spesso più stabile e controllabile, facilitando una gestione più precisa dell’idratazione oculare attraverso l’utilizzo di lacrime artificiali;
minore attività fisica. Nella stagione invernale si tende a praticare meno sport, evitando che sforzi eccessivi e sudore possano interferire con il processo di recupero visivo.
Come ottimizzare il recupero visivo post-operatorio durante l’inverno?
Dopo un trattamento per correggere miopia, ipermetropia e astigmatismo, la maggior parte delle precauzioni coincide in qualsiasi stagione. Ne ricordiamo alcune tra le più importanti, particolarmente utili anche e soprattutto d’inverno:
indossare occhiali da sole: strumento indispensabile per la protezione dai raggi UV, anche in giornate nuvolose o coperte e specialmente in presenza di neve poiché riflette i raggi solari intensificando l’esposizione UV;
utilizzare umidificatori: se si impiegano sistemi di riscaldamento a secco in casa, l’uso di umidificatori contribuisce a contrastare la secchezza dell’aria interna, che può influire sulla secchezza oculare;
mantenere le mani sempre pulite: soprattutto prima dell’applicazione delle gocce per minimizzare il rischio di infezioni;
evitare sforzi visivi immediati: nonostante il recupero sia rapido, è cruciale non leggere o guidare nelle ore successive all’intervento laser agli occhi. Queste attività possono riprendere solo secondo le precise indicazioni dello specialista;
evitare sbalzi termici rapidi: passare da ambienti molto freddi a molto caldi può aumentare temporaneamente la secchezza oculare;
idratare l’occhio: è importante farlo regolarmente e scrupolosamente con le lacrime artificiali prescritte dal chirurgo.
Intervento laser occhi in inverno: quando riprendere gli sport invernali?
Quanto tempo devo aspettare per tornare a sciare o fare sport invernali? È quello che ci chiedono diverse persone prima di programmare un intervento agli occhi nella stagione invernale, nel timore che il trattamento laser possa pregiudicare la loro passione per queste attività sportive.
Generalmente, è necessario attendere un periodo che varia dalle due alle quattro settimane per sport ad alta intensità o con rischio di trauma, come lo sci. Per attività meno impegnative, il tempo di attesa è inferiore e deve essere sempre stabilito dal chirurgo.
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