Miopia: che cos’è, sintomi, differenza tra lieve ed elevata e soluzioni di intervento per miopia
Cos'è la miopia?
La miopia è una condizione spesso ereditaria, ma anche influenzata da fattori ambientali e abitudini quotidiane. I figli di genitori miopi, ad esempio, hanno una maggiore probabilità di sviluppare questo difetto visivo.
Nel 80% dei casi, la miopia si manifesta durante l’adolescenza, tra i 10 e i 15 anni.
Circa l’80% delle miopie si stabilizza entro i 25 anni, ma un 20% può subire variazioni anche in età adulta.
In alcuni rari casi, il difetto può emergere in età più avanzata.
La miopia si classifica in base al numero di diottrie:
Miopia lieve: fino a –3 diottrie
Miopia media: da –3 a –6 diottrie
Miopia elevata: oltre –6 diottrie
Il sintomo principale è la visione sfocata da lontano; per questo motivo i miopi tendono a strizzare gli occhi per mettere a fuoco meglio.
La predisposizione genetica svolge un ruolo significativo nello sviluppo della miopia.
)
)
)
Miopia: i sintomi, progressione e variazioni
L’occhio miope ha una maggiore dimensione, generalmente allungata, ed è per questo motivo che è più soggetto a lesioni retiniche. Si immagini l’occhio miope come un palloncino di gomma eccessivamente gonfiato: le pareti si assottigliano molto ed aumenta la probabilità che si lesionino.
Esistono varie entità di miopia: quella più lieve fino alle 3-4 diottrie, quella medio-forte fino alle 9-10 diottrie e quella elevata per valori superiori. Particolarmente fastidiosa è la differenza di miopia tra i due occhi, poiché il cervello gestisce con difficoltà immagini di dimensioni e qualità diversa (aniseiconia), spesso sopprimendo uno dei due occhi.
Durante la crescita, soprattutto nei giovani, la miopia può peggiorare rapidamente, complice l’uso intenso della vista da vicino per leggere, studiare o utilizzare dispositivi digitali.
In alcuni casi, intorno ai 45 anni, può sembrare che la miopia migliori: in realtà, si tratta dell’effetto della presbiopia, che maschera parzialmente il difetto.
Parlare di “peggioramento” o “miglioramento” è impreciso: si tratta di variazioni dovute a cambiamenti in più strutture dell’occhio.
Adolescenza e miopia
La miopia tipicamente incrementa durante l’adolescenza. Ciò è dovuto alla crescita corporea che, tipicamente, avviene in maniera esuberante in questo periodo della vita. L’occhio miope, già di per se più grande, si inserisce in un contesto di crescita generalizzata dell’organismo diventando pertanto ulteriormente più grande e, quindi, ulteriormente più miope.
Oggigiorno, qualora nell’adolescente si individuasse una curva di evoluzione della miopia particolarmente ripida e pericolosa, è possibile intervenire mediante appositi colliri e/o lenti a contatto per rallentare tale pericolosa deriva.
La miopia è ereditaria?
La patogenesi della miopia ha sicuramente un’importante componente genetica, ma, purtroppo o per fortuna, non può essere certamente considerata una condizione ereditaria. La miopia risulta comunque più probabile tra i figli di genitori miopi e si associa generalmente ad un QI più elevato, laddove è pertanto presente una maggiore propensione alla lettura.
Fattori ambientali che incidono sulla miopia
Oltre ai fattori genetici, chiaramente responsabili della miopia nella popolazione, i fattori ambientali sembrano sempre più responsabili dell’evoluzione della miopia nell’individuo e nella popolazione. Studiati sin dall’Ottocento, sono tornati alla ribalta oggigiorno in seguito a studi effettuati perlopiù nel mondo asiatico, dove la prevalenza della miopia nella popolazione supera l’80%.
Esaminando diverse classi scolastiche, è stato infatti dimostrato che effettuare una ricreazione più lunga ed all’aria aperta si associa significativamente ad una più ridotta evoluzione della miopia. Con una eccessiva visione per vicino si instaurano infatti meccanismi di compensazione ottica nell’occhio del giovane, che inducono la miopia. Non a caso nel mondo anglosassone il miope è detto anche “shortsighted”, ossia colui che vede da vicino.
Cause della miopia
Fattori genetici: Se uno o entrambi i genitori sono miopi, è più probabile che un individuo sviluppi la stessa condizione.
Ambiente: mantenere per molto tempo lo sguardo su oggetti vicini, come quando si legge o si utilizzano dispositivi digitali, e stare in ambienti chiusi può aumentare il rischio di sviluppare la miopia, soprattutto in età giovanile.
Lunghezza dell'occhio: un occhio più lungo della media è più soggetto allo sviluppo della miopia.
Curvatura corneale: anche una curvatura eccessiva della cornea può contribuire all'insorgenza della miopia.
Sintomi della miopia
Visione sfocata da lontano, questo è il sintomo principale della miopia. Le persone miopi trovano difficile vedere chiaramente oggetti distanti come segnaletica stradale o leggere sulla lavagna a scuola.
Visione chiara da vicino, al contrario, la visione da vicino è spesso normale o addirittura migliore rispetto a quella delle persone senza miopia.
Mal di testa e occhi affaticati specialmente dopo periodi prolungati di lettura o lavoro al computer.
Che cos'è la miopia?

Miopia grave o patologica
La miopia patologica (o progressiva) si presenta di solito nei primi anni di vita ed è caratterizzata da un aumento costante del difetto (oltre le 6 diottrie).
Chi ne è affetto ha un rischio maggiore di complicanze, come il distacco della retina.
Miopia lieve
La miopia lieve o moderata esordisce durante l’infanzia o l’adolescenza.
È comune che progredisca fino ai 20–25 anni, per poi stabilizzarsi.
Anche in caso di difetto lieve, si raccomanda l’uso di occhiali per garantire una visione nitida.
Le diottrie rappresentano il valore del difetto da correggere con occhiali o lenti a contatto, per riportare la vista a 10/10.
Miopia nei bambini
La miopia può comparire già in età prescolare, ma si manifesta più spesso tra i 6 e i 12 anni.
Diagnosi precoce e monitoraggio regolare sono fondamentali per limitare l’aggravarsi del difetto.
Fattori come l’uso eccessivo di tablet, lo studio ravvicinato e il poco tempo trascorso all’aperto influiscono sullo sviluppo miopico.
I genitori devono osservare segnali come:
tendenza ad avvicinarsi molto ai libri o agli schermi
affaticamento visivo
mal di testa frequenti
Visite oculistiche periodiche aiutano a tenere sotto controllo l’evoluzione del difetto e a valutare eventuali interventi correttivi (come lenti specifiche per rallentare la progressione).
Diagnosi e intervento miopia
La diagnosi della miopia avviene attraverso una visita completa eseguita da un oculista.
Per trattare la miopia, esistono diverse opzioni, tra cui:
Occhiali, che, però, in caso di miopie molto elevate, presentano alcune criticità tra le quali il peso, una qualità della vista non ottimale, poiché più le lenti sono spesse, più distorcono le immagini ed un impatto estetico non sempre accettato da chi dovrà indossarle.
Lenti a contatto, le lenti a contatto possono offrire una correzione simile agli occhiali e sono disponibili in diverse tipologie, comprese le lenti morbide e quelle rigide.
Trattamenti laser, per coloro che desiderano una correzione permanente, sono a disposizione trattamenti laser specifici quali Femto-LASIK e SMILE.
ICL, le ICL sono delle speciali lentine che vengono posizionate all’interno dell’occhio dietro l’iride e correggono perfettamente la miopia, soprattutto quella molto elevata.
In sintesi, la miopia è un disturbo visivo comune che può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana. Tuttavia, grazie alle opzioni di correzione disponibili, molte persone miopi possono godere di una visione chiara e nitida del mondo che li circonda. Se si sospetta di avere la miopia o si stanno riscontrando sintomi associati, è importante consultare un oculista per una diagnosi accurata e discutere delle opzioni di trattamento più adatte alle proprie esigenze. Con la giusta assistenza medica, è possibile riportare la chiarezza nella propria visione e vedere il mondo in tutto il suo splendore.
Domande frequenti sulla miopia
Come vede un miope?
Bene da vicino, ma sfocato da lontano. Gli oggetti distanti risultano poco nitidi.
A che età si stabilizza la miopia?
Di solito intorno ai 25 anni, ma può variare anche in età adulta.
La miopia può portare alla cecità?
No, ma la miopia grave aumenta il rischio di patologie retiniche.
Cosa peggiora la miopia?
Eccessiva attività visiva da vicino, scarso tempo all’aperto, fattori genetici.
Quando non si può operare la miopia?
Quando il difetto non è stabile o in presenza di patologie oculari come glaucoma o cornea troppo sottile.